Io sono la Via, la Verità e la Vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me


Libro di Cielo Vol. 13 - Luisa Piccarreta
16 settembre 1921

Fiat!!!

Gesù nell’operare formava le nostre opere nel Divin Volere

Stavo facendo l’ora della Passione relativa al momento in cui il mio dolce Gesù si trovava nel palazzo di Erode vestito da pazzo e burlato e, il mio sempre amabile Gesù, facendosi vedere, mi ha detto:

Figlia mia, non fui solo allora vestito da pazzo, schernito e burlato, ma le creature continuano a darmi queste pene, anzi sono in continue burle e da tutte di tutte le specie di persone:
se una persona si confessa e non mantiene i suoi propositi di non offendermi, è una burla che mi fa;
se un sacerdote confessa, predica, amministra sacramenti e la sua vita non corrisponde alle parole che dice e alla dignità dei sacramenti che amministra, mi fa tante burle per quante parole dice, per quanti sacramenti amministra e, mentre Io nei sacramenti ridavo la vita novella, loro mi danno scherni, burle e, col profanarli, mi preparano la veste per vestirmi da pazzo;
se i superiori comandano il sacrificio ai sudditi, la virtù, la preghiera, il disinteresse e loro conducono la vita comoda, viziosa, interessata, sono tante burle che mi fanno;
se i capi civili ed ecclesiastici vogliono l’osservanza delle leggi e loro sono i primi trasgressori, sono burle che mi fanno,

oh! quante burle mi fanno, sono tante che sono stanco, specie quando sotto al bene vi mettono il veleno del male,

oh! come si prendono gioco di Me, come se Io fossi il loro trastullo ed il loro passatempo, ma la mia giustizia presto o tardi si burlerà di loro col punirli severamente.

Tu prega e riparami queste burle che tanto mi addolorano e che sono causa per cui non si conosce chi Io sia.


Dopo, essendo tornato di nuovo e siccome io stavo fondendomi tutta nel Divin Volere, mi ha detto:
Figlia carissima del mio Volere, Io sto aspettando con ansia queste tue fusioni nella mia Volontà, tu devi sapere che come Io pensavo nella mia Volontà, così venivo informando i tuoi pensieri nella mia Volontà, preparandone il posto;
come operavo, informavo le tue opere nel mio Volere e così di tutto il resto.

Ora, ciò che Io facevo, non lo facevo per Me, perché non avevo bisogno, ma per te e perciò ti aspetto nella mia Volontà che tu venga a prendere i posti che ti preparò la mia Umanità e sopra le mie informazioni vieni a fare le tue ed allora sono contento e ricevo completa gloria, quando ti vedo fare ciò che feci Io.